Nulla e' in regalo, tutto e' in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Saro' costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
E' cosi' che e' stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.
E' troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
Mi sara' tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
ogni tessuto che e' in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L'inventario e' preciso,
e a quanto pare
ci tocchera' restare con niente.
Non riesco a ricordare
dove, quando e perche'
ho permesso che aprissero
questo conto a mio nome.
La protesta contro di esso
la chiamiamo anima.
E questa e' l'unica voce
che manca nell'inventario.
Wislawa Szymborska
che il cuore facesse anche lo strozzino ,non lo sapevo ma che chiede addirittura la vita per saldare i debiti e inconcepibile,
RispondiEliminala frase "nulla e regalo ma tutto è un prestito,niente di più sbagliato,si deve saper distinguere e isolare i due soggetti, darli il vero significato a ognuno di essi, un regalo rimane un regalo ,il prestito rimane tale,che comunque non può danneggiare la vittima "poiche di vittima si tratta ,felice notte